giovedì 7 agosto 2014

FINESTRA SUL MARE

Da quella finestra, affacciata sul mare,
sentivo l’urlo delle navi
che salpavano per nuovi porti
o qualche isola incantata
piena di tesori dimenticati da antichi pirati.
Ricordo quei tramonti
con strisce di fuoco all’orizzonte,
che in una cangiante magica metamorfosi
mutavano in sfumature viola.
Forse qualche pittore stravagante,
finito chissà come in qualche posto lassù,
si divertiva a mescolare i colori
che cadevano dalla sua tavolozza
e si sfumavano sulla tela dell’orizzonte,
trasformata in mutevoli fantastici quadri astratti,
dove il passaggio delle navi da crociera
lasciava bianche scie spumeggianti
che dolcemente sparivano tra le onde …

Marcella Chirico  ®2014

NOSTALGIA - 2014

Vorrei tornare in quella casa disabitata
dove ora il vento spinge sui vetri impolverati
e piange il suo lamento tra le persiane scolorite.
Svegliarmi, come allora, in quelle antiche albe
dove il sole era oro che accecava lo sguardo.
Rivivere le serate
dai lunghi insanguinati tramonti
che sfumavano nei viola all’orizzonte.
Nelle notti d’Agosto si udivano,
da remote lontananze, le note di serenate
che arrivavano dall’oscurità affievolite,
sulle onde del vento, riempiendo l’aria
di una dolce struggente malinconia.
Si accendevano i sogni di una gioventù felice,
quando tutto sembrava magico
e le speranze erano certezze
di un fantastico futuro …
poi deluso dal trascorrere del tempo.
Oggi non c’è più nessuno che apra la porta
e le finestre sono sbarrate
ad imprigionare il silenzio.


Marcella Chirico ®2014

PICCOLO CIMITERO

Notte senza stelle,
sono prigioniera del buio, quando un lampo accecante
pugnala l’orizzonte e poi un altro e un altro ancora
squarciano la seta nera del cielo
e la paura mi colma di aghi il cuore.
I cipressi sembrano sentinelle mute, tutte in fila,
lungo il viale, a guardia del piccolo cimitero,
sulla collina battuta dal vento di Novembre
che sale, sale dalle onde del mare in burrasca
e sospira malinconico,
con un fischio che sembra
un lungo interminabile lamento
che aderisce ai miei tristi ricordi.
Coprirò il sentiero di fiori rossi
mentre la luna si adorna con drappi d’argento
ad illuminare la mia nostalgia.

Marcella Chirico  ®2014

Emozioni - 2014

Emozioni

Hai visto mai il mare all’alba?
Quel mantello azzurro
che sfuma in blu nella lontananza,
dove si adorna di piccole onde di schiuma,
che avanzano pigramente verso la riva,
cantando una melodia lenta e sussurrata
come una ninnananna.
L’hai mai visto nei rossi tramonti estivi,
quando il sole è una sfera di fuoco
che cammina altero,
come un sultano sopra un tappeto dorato?
Poi lentamente sparirà, dietro i monti viola,
che lo nasconderanno fino a domani,
mentre la notte cancellerà
questa magnifica rappresentazione,
che la natura mette in scena ogni giorno,
per la felicità di chi sa ancora emozionarsi!

Marcella Chirico ®2014

Manhattan

Manhattan. Brooklyn

La metropoli è fatta di parole,
colori,
immagini luminose all’infinito,
che si moltiplicano sui grattacieli di cristallo,
dove si arrampica la pubblicità verso l’alto,
quasi a sfiorare il cielo,
creando innumerevoli quadri
che si accendono e spengono
in una mutevole animata galleria.
Ti avvolgi in quelle sensazioni iridescenti,
che mutano continuamente
animando la fantasia
che si immerge
in un fantastico caleidoscopio,
da cui esci rinnovato,
vestito da moderno arlecchino.
All’improvviso ti esplode dentro
un’inaspettata allegria.
Ma al di là del fiume, nelle strade di periferia
leggi sui muri scoloriti
graffiti colorati di malinconia.

Marcella Chirico ®2014

martedì 27 maggio 2014

2014 SAN PIETRO

smalti su alluminio anodizzato  e colori per vetro
dim cm 50 x 20


NOSTALGIA

NOSTALGIA

Vorrei tornare in quella casa
disabitata dove ora il vento
spinge sui vetri impolverati
e piange il suo lamento tra
le persiane scolorite. Svegliarmi,
come allora, in quelle antiche
albe dove il sole era oro
che accecava lo sguardo.
Rivivere le serate dai lunghi
insanguinati tramonti
che sfumavano nei viola
all’orizzonte. Nelle notti
d’Agosto si udivano, da
da remote lontananze,
le note di serenate che
arrivavano dall’oscurità
affievolite, sulle onde
del vento, riempiendo
l’aria di una dolce
struggente malinconia.
Si accendevano i sogni,
di una gioventù felice,
quando tutto sembrava
magico e le speranze
erano certezze di un
fantastico futuro…
poi deluso dal trascorrere
del tempo.

Marcella Chirico  ®2014